Retour au Fleuve

Area intervento: Mali – Regione di Kayes, Cercle di Kayes

Settori: emergenza, agricoltura e sicurezza alimentare; protezione (rifugiati, sfollati, minoranze, migranti, altro)

Inizio e fine attività: 2018 – 2020

Contesto: il Mali deve fare fronte ad una endemica carenza di derrate alimentari nonostante la presenza dei due bacini fluviali – Niger e Senegal – tra più importanti d’Africa che, se opportunamente valorizzati dal punto di vista agricolo, potrebbero rendere il Paese autosufficiente e dare opportunità di impieghi remunerativi alle giovani generazioni. Nella Regione di Kayes gli investimenti sono stati ingenti con la creazione della diga di Manantali che ha originato l'omonimo bacino con lo stoccaggio di circa 1 miliardo e mezzo di m3 di acqua. Il Governo del Mali ha presentato ai donatori internazionali un nuovo programma di investimenti a valle della diga di Manantali, che dovrebbe consentire la messa a coltura di oltre 1500 ettari di perimetri irrigui.  Una specifica Agenzia istituzionale, l’Agence de Développement Rural de la Vallèe du SénégalADRS - è incaricata di coordinare un Programma di Sviluppo Rurale Integrato, che prevede il coinvolgimento di collettività territoriali, Ong e attori privati. Lo sforzo del Governo del Mali, sostenuto da vari progetti di cooperazione internazionale, nella creazione di perimetri irrigui dimostra l’importanza assegnata al settore primario per la eliminazione delle carenze alimentari e la creazione di occupazione. Tuttavia, gli interventi pubblici non sono stati sufficienti a ridurre la situazione di crisi endemica nelle aree più fragili della Regione, come quella d’intervento del progetto che comprende villaggi situati sia vicino al fiume Senegal sia in zone interne. Questa carenza endemica di alimenti, unitamente a fattori anche culturali, ha creato nel Paese una situazione di crisi profonda, che alimenta i flussi di migrazione. Dalla Regione di Kayes parte il maggior numero di migranti maliani verso i paesi europei, soprattutto Francia e Italia, e verso i paesi limitrofi. D’altra parte, è anche grazie alla diaspora maliana che si sono formate e sviluppate nelle comunità di origine dei migranti le associazioni aggregate nell’ARKDR, ente proponente di questo progetto. Queste associazioni sono diventate un riferimento importante per gli interventi di sviluppo rurale che i donatori internazionali hanno promosso nel cercle di Kayes, oltre che per le azioni di aiuto umanitario sopra descritte.

Finalità: aumentare la disponibilità di generi alimentari creando strutture adeguate per la conservazione/trasformazione dei prodotti e per realizzare attività formative che consentano ai beneficiari di acquisire maggiori competenze e capacità professionali, per gestire ai diversi livelli filiera agroalimentare e le strutture stesse; sensibilizzare attraverso una campagna informativa innovativa che usa l'immagine e la parola su diversi canali: tradizionali come radio e televisione, moderni come i social network, ma anche attraverso iniziative promosse nei villaggi, che permettano la fruizione in manifestazioni pubbliche dei contenuti elaborati. I contenuti sono elaborati a partire dalle esperienze dei migranti maliani in Italia e dei migranti di ritorno a Kayes da un lato, dagli interventi nei villaggi e dal lavoro delle Associazioni locali, di sostegno in particolare dei giovani, dall'altro.

Strategia di intervento: creare strutture adeguate per la conservazione e la trasformazione dei prodotti e per realizzare attività formative che consentano ai beneficiari di acquisire maggiori competenze e capacità professionali per gestire ai diversi livelli la filiera agroalimentare e le strutture stesse; sensibilizzare attraverso una campagna informativa innovativa che usa l'immagine e la parola su diversi canali: tradizionali come radio e televisione, moderni come i social network, ma anche attraverso iniziative promosse nei villaggi, che permettano la fruizione in manifestazioni pubbliche dei contenuti elaborati a partire dalle esperienze dei migranti maliani in Italia, dei migranti di ritorno a Kayes, dagli interventi nei villaggi e dal lavoro delle Associazioni locali, di sostegno in particolare dei giovani.

Attività previste:
1. Realizzazione di un Centro di formazione professionale permanente
Restauro dei locali, acquisto arredi e attrezzature, allestimento di una biblioteca tematica, organizzazione delle attività formative; il Centro è ospitato nel complesso che ospita anche la Radio Rurale di Kayes ed è gestito da ARKDR.
2. Realizzazione di 3 laboratori di trasformazione
Costruzione di tre laboratori per la trasformazione artigianale dei prodotti agricoli, acquisto arredi e attrezzature, impianti solari fotovoltaici e per produzione di acqua calda, materiali per la trasformazione dei prodotti. I Laboratori sono gestiti dalle associazioni dei villaggi.
3. Formazione  in aula e on the job
Il Centro di formazione propone corsi formativi su tecniche di produzione agricola (in aula e on the job), su tecniche di traformazione dei prodotti agricoli (in aula e on the job), su gestione e amministrazione.
4. Realizzazione campagna informativa

Beneficiari: i beneficiari indiretti del progetto sono identificabili nella popolazione dell’area prossima ai villaggi interessati della Regione di Kayes, situati sul fiume Senegal e nelle aree interne. Si tratta di una popolazione di circa 150.000 persone; i beneficiari diretti dell’azione saranno invece i lavoratori e le lavoratrici delle cooperative agricole aderenti all’URCAK e di quelli aderenti all'ORDIK e alla Diama Djigui e le popolazioni dei villaggi situati lungo il fiume Senegal e presso il Lac Magui. Questo gruppo di beneficiari, circa 150 persone, tutti appartenenti all’ambito rurale e con redditi medio-bassi rispetto alla media nazionale, sono direttamente coinvolti nelle attività formative.

Finanziamenti: Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo - Ufficio di Dakar, ARKDR, Gao.

Importo complessivo: 425.700 Euro

Informazioni aggiuntive

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